La pittura di Antonietta Innocenti nasce non solo dal tocco impetuoso ed istintivo che rende la materia vibrante, ma dall’alternarsi delle cavità che addensando e schiarendo le ombre acquistano valore tonale. Talvolta i contorni diventano ricercati tanto da giungere in taluni casi ad una evidenza calligrafica: la libertà ispiratrice diminuisce a causa del troppo rigido controllo e la sintesi stessa diventa analisi. L’emozione è filtrata quasi da apparire evanescente: la notevole facoltà sintetizzatrice la conducono fatalmente verso personaggi inquietanti. (1979)